Caldaie Beretta Bergamo assistenza autorizzata

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Caldaie Beretta Bergamo assistenza autorizzata Cimacalor, centro Beretta Service Bergamo. Area Download documenti tecnici

Stai cercando un centro caldaie beretta autorizzato? Cimacalor è l’azienda a cui puoi rivolgerti per prodotti originali Beretta. Contatta il nostro centro assistenza autorizzato, ti risponderemo nel più breve tempo possibile. Interventi tecnici qualificati e garantiti in provincia di Bergamo.
La conoscenza degli impianti è frutto di lunga esperienza e costanti aggiornamenti sulle componenti di caldaie, impianti solari, pompe di calore e centrali termiche.

Cimacalor a Bergamo: centro Beretta Service e assistenza certificata caldaie


Domande frequenti
FAQ normative
La manutenzione della caldaia oltre ad essere un obbligo di legge, è un’operazione che:
  • garantisce la sicurezza degli ambienti domestici
  • favorisce un risparmio energetico ed economico
  • riduce le emissioni inquinanti.
Consulta la Delibera di Giunta Regionale 20 dicembre 2013 n. X/1118 che prevede tale obbligo.
Le operazioni di manutenzione e di controllo di efficienza energetica degli impianti termici possono essere svolte solo da imprese abilitate ai sensi del D.M. 22 gennaio 2008 n°37.Per gli impianti con apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore, contenenti almeno 3 kg di gas fluorurati ad effetto serra, il personale e la ditta manutentrice devono essere certificati come previsto dal D.P.R. 43/2012.Inoltre l’impresa che effettua le operazioni di manutenzione e controllo deve essere iscritta al CURIT, condizione necessaria per potere pagare i contributi individuati dalla normativa regionale.
Il responsabile dell’impianto, l’amministratore del condominio, o l’eventuale terzo che se ne è assunto la responsabilità, che non ottempera a quanto stabilito dell’articolo 7, comma 1 del D.Lgs. 192/05 e ss.mm.ii. (effettuazione delle operazioni di controllo e manutenzione), è punito con la sanzione amministrativa non inferiore a Euro 500,00 e non superiore a Euro 3.000,00
Gli impianti disattivati o mai attivati e quindi posti nella condizione di non poter funzionare sono così definiti ai sensi della dgr 1118 del 20/12/2013, art. 4, lettera “ll”.Tali impianti, quali ad esempio quelli scollegati dalla rete energetica o da serbatoi di combustibili ovvero privi dell’approvvigionamento del combustibile oppure quelli privi di parti essenziali senza le quali l’impianto non può funzionare, sono esentati dal rispetto delle disposizioni in tema di gestione e controllo degli impianti termici e quindi dall’effettuare l’attività periodica di manutenzione, fino alla riattivazione o alla prima attivazione degli impianti stessi.E’ comunque necessario che il responsabile dell’impianto indichi sul libretto che l’impianto stesso è stato disattivato.
No. Riguarda solo gli impianti termici (cioè impianti per riscaldamento ambiente o impianti di produzione acqua sanitaria).E’ comunque importante effettuare la manutenzione anche su scaldabagni, stufe, caminetti, al fine di garantirne efficienza, longevità dell’apparecchio e sicurezza nell’utilizzo.
Per essere abilitati ad operare su caldaie a gas (anche domestiche), occorre essere iscritti alla camera di commercio ed avere l’abilitazione secondo la legge 46/90, alle voci acqua, luce e gas.
La manutenzione ordinaria è la classica manutenzione che il tecnico esegue ogni anno;Per manutenzione straordinaria si intendono tutte quelle operazioni che ripristinano il corretto funzionamento della caldaia : interventi di riparazione, sostituzione pezzi ma anche la sostituzione della stessa caldaia.
La manutenzione ordinaria spetta all’occupante a qualsiasi titolo della unità immobiliare.
La manutenzione della caldaia deve essere fatta ogni anno secondo le prescrizioni del costruttore ed in ottemperanza al DPR 412/93-551/93 e D.Lgs. 192/05-311/06 e successive modifiche, mentre ogni due anni deve essere effettuata la verifica di combustione (prova fumi). Il Centro Assistenza gestisce la presentazione in provincia e regione della documentazione richiesta dalle normative locali.
La prima accensione di una caldaia prevede le seguenti operazioni:
  • Verifica della corretta installazione per l’uso del prodotto
  • Verifica della mancata manomissione del prodotto
  • Verifica che il prodotto corrisponda nell’uso ai dati dichiarati nelle caratteristiche tecniche
  • Convalida della garanzia
La prima accensione di una caldaia non prevede interventi tecnici su impianto idraulico, elettrico ed evacuazione fumi.
No, non è prevista la prima accensione di uno scaldabagno, la cui messa in funzione è prevista dall’installatore stesso.Il tagliando di garanzia sarà compilato dall’installatore riportando la data di acquisto dello scaldabagno ( rilevabile su bolla di acquisto o scontrino fiscale ), o della dichiarazione di conformità redatta al momento dell’installazione.
Se l’intervento è riconosciuto in garanzia ( rispetto delle manutenzioni annuali nel periodo di garanzia, difetti non riconducibili a cause esterne ), è completamente gratuito e deve essere eseguito da un centro di assistenza tecnica autorizzato Beretta.
La compilazione iniziale del libretto di impianto comprensiva dei risultati della prima verifica del rendimento di combustione ( analisi fumi ), deve essere effettuata all’atto della prima messa in servizio dalla ditta installatrice;per impianti già esistenti al 29/10/1993 la compilazione iniziale deve essere effettuata dal responsabile dell’esercizio e della manutenzione (art. 11, comma 11, DPR 26 agosto 1993, n° 412 e successive modificazioni).Nel caso in cui non venga eseguita dalla ditta installatrice i nostri tecnici effettueranno tutte le operazione previste per legge.
La dichiarazione di conformità è un documento che certifica l’assunzione di responsabilità da parte della ditta installatrice dell’esecuzione degli impianti a regola d’arte e di garantirne la sicurezza.Il DM 37/08 rende obbligatorio il rilascio della “Dichiarazione di Conformità”.
Assistenza caldaie beretta bergamo
FAQ tecniche
Verificare che la pressione in caldaia sia almeno a 1 bar, in caso contrario ripristinare la pressione tramite il rubinetto di carico.
Solitamente si trova sotto la caldaia al centro, è di colore nero o azzurro .Per aprirlo lo si deve svitare ( in senso antiorario tipo lampadina ), portare la pressione ad 1,2 bar e richiuderlo nel senso contrario.
Se è una caldaia turbo ( mod. ES-ESI-CSI ), prima di tutto provare a verificare che la retina del tubo di aspirazione aria posta all’estremità esterna dell’abitazione sia ben pulita.Specialmente nelle stagioni invernali, ed in alcuni casi di installazione, potrebbe verificarsi anche la formazione di ghiaccio che compromette il passaggio d’aria.
Prima di tutto verificare che il rubinetto di intercettazione del combustibile ( metano o GPL ) sia aperto ( la farfalla o la leva del rubinetto deve sempre seguire il verso del tubo a mai esser perpendicolare ad esso ).Secondariamente, se sono stati effettuati dei lavori elettrici presso l’abitazione ( es. sostituzione del contatore corrente o del salvavita ) verificare la corretta polarità dell’alimentazione elettrica alla caldaia ( linea-neutro).Infine verificare che il piano cottura alimentato con lo stesso contatore funzioni.
Provare a verificare che inavvertitamente non si sia chiuso il rubinetto di entrata dell’acqua fredda in caldaia;solitamente è posto sul lato destro sotto la caldaia di color nero. ( mai giallo )
Se la caldaia è esterna probabilmente  si sono ghiacciati i tubi dell’acqua sanitaria, basta scaldare per 5-10  minuti con un phon i 2 tubi più piccoli situati sotto la destra della vostra caldaia;se non presente vi consigliamo l’installazione di un kit resistenze antigelo.
Verificare che il tasto O/1 solitamente posizionato nelle vicinanze della caldaia o sul quadro elettrico sia sull’ 1 .
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